Pollazzon Noè nel suo studio a Digoman
Nato a Voltago, si diplomò in materie tecniche (P. Minerario), anche se nel sangue sin da piccolo aveva il gusto dell’arte. Seguì diversi lavori nei cantieri come topografo. Quelli che amava ricordare con una certa frequenza e nostalgia erano siti in Argentina ed in Svizzera.
Proprio nei periodi passati in cantiere nacque anche il gusto della poesia, scritta sia nella madre lingua che in spagnolo. Poesie che Lui aveva raccolto e conservato gelosamente e che leggeva volentieri agli amici più intimi.
Tornato a fine lavoro nel paese natio, riprese in mano la sua passione di un tempo, la pittura, gli acquerelli, le tempere ed i disegni a carboncino o china.
Appassionato di fiori, dipinse le varietà coltivate o selvatiche con i colori che solo la sua notevole arte ed il suo spirito di osservazione sapeva cogliere. E guardando i suoi quadri, diceva che il geranio più bello lo aveva dipinto per il fratello Pietro. (M.Cherubino.)
In lui c’era l’arte che era emersa faticosamente in quanto sin da giovane non aveva potuto seguire il percorso che lui avrebbe voluto, dedicarsi esclusivamente alla pittura.
Ma la prepotenza con la quale l’arte riuscì ad emergere dal suo animo negli anni della pensione lo pose in primo piano tra gli artisti agordini.
Il Bosco
Nelle selve ben ombrose
Nel silenzio delle cose
Siedi e guarda senza posa
La natura misteriosa
Al profumo del fogliame
verde, giallo e color rame
Cerca, e in essa troverai
Quello che non hai avuto mai
Mira il color del raggio
Che frastagliasi nel faggio
E rischiara il muschio molle
Di questo amato colle
Guarda quei riflessi
Quella gamma di colori
Sfolgoranti e complessi
Di silvestri e puri fiori.
Noè Pollazzon
01.01.1952
Pensiero d’amore
Nell’insonia delle notti
Vo pensando agli occhi neri
che profondi come dotti
san nasconder i pensieri
Ridon essi con la bocca
Smeraldina e rotondetta
beato chi la tocca
Con bacio ed una stretta
San infonder cose belle
di boutade e di chiaror
come in ciel brillan le stelle
di gioie e spasmi d’amor
Qual è l’ardor che preso
son del visetto immacolato
dallo sguardo senza peso
dal passo svelto e snoccolato
E’ passione o sentimento
che sto provando dentro il core?
dell’alternativa non me ne pento
ho scoperto:E’ amore, è amore
Noè Pollazzon
09.04.1949
Ho fatto in tempo a visitare una delle sue ultime mostre a Voltago un agosto di una ventina di anni fa. Mi rimane il cruccio di non essere riuscito a procurare uno dei suoi quadri: mi debbo accontentare di quelli che trovo esposti nelle case degli amici!
RispondiEliminaGiorgio