BLOG APERTO A TUTTI!!

"AUTUNNO" foto di Attilio Pietrogiovanna

AGNER e DINTORNI , vuole essere uno spazio a disposizione di abitanti e frequentatori di questi luoghi.
Ovviamente questo vale anche per associazioni, amministratori locali e per tutti coloro abbiano da proporre tematiche inerenti l'Agordino.
E sopratutto vogliano promuovere tante lodevoli iniziative spesso note ai soli abitanti del paese in cui si svolgono!

Inviateci tramite e-mail il programma di quanto organizzate, con molto piacere, sarà inserito quanto prima su Agner & Dintorni..


lunedì 28 maggio 2012

RADIS



di Attilio Pietrogianna


RADIS...CHE NO SE VET
FONTE DE VITA.. COME LE PIANTE ,LE E’ SOT ALA THOCA,
ANCA NOI ,OGNUN HA LE SOE, PIU’ O MENO TACADE AL TAREN
MA NO SE POL FA DE MANCO, NO SE PODARIE STA IN PIE

LE REGOLEA EL NOS UMOR
CO SE CAMINA ..SE HA EL MAGON E LE E’ TUTE FIAPE
CO SE RIVA, LE COME CANDE CHE LE CIAPA LA PIOVA
CO SE STA IA TANT .., PAR CHE LE SE SECHE, SE CONTINUA A VARDA’ FORA PER FINESTRA TUTI I DI’ PER VEDE SEL POSTIN SE FERMA.
SE RIVA NA LETTERA, LE COME SE I TE DESE NA PENTA, EL THERVEL EL SE IMPITHA.
NA LETTERA….LA TE MANDA SU LA VITA INTE LE VENE,TE VIEN LA PEL DE PITA, E SE STA MEIO .
NA LETTERA …LE COME ESE A DIGOMAN, TE SENT EL ODOR DEL TO PAES.

RADIS CO LA LINFA ...DEI NOS VECI , DEI COI, DELE MANDRE, PIANE, COL DEI MARIOT, CAMPAGNA, BRENTE , CIESA, MATHADOR, CARBUTHON,CASE , VARE, STRADE.

RADIS..CHELE DOENE , LE HA TUTA LA NOSA STORIA, CHELE VECE ANCA CHELA, DE CHEI CHE NO TE HA COGNOSU’.
MI PENSE CHE ANCA CANDE CHE SE MOR LE RADIS LE E SEMPER VIVE, NO LE POL MORI'
NO LE POL MORI'..LE NA ROBA MASA DURA , SENTHA GROP.


LE RADIS ,LE CHELA ROBA CHE TE PROA, CANDE CHE TE RIVA PEDE AL TO PAES, TE TE SENT PI LEDIER ,TE PAR DE SGOLA’, TE TE SENT PARON.
CO TE RIVA A DIGOMAN ,LE SE SLARGA E LE VA IN TE TUTI I BUS, ONDE CHE SION STATI DA PICIOI…LE E’ COME NA PIOVRA
OGNI CANTON LE EN RICORDO.
E SE STA BEN A GIROLA’DA PER TUT ,ONDE CHE TE FA NA PECA ,TE SENT CHE SOT LE LE TO RADIS
LE RADIS LE SE SLONGA COME EN ELASTICO, E LE TE CEN LIGA’ SEMPER A LA TO TERA. TE POL NDA’ ANCA SU LA LUNA,MA LE RADIS NO LE SE ROMP.

RADIS
CALCHE DUN I FA I GNORI, I FA FENTA DE NO AELE, PARCHE' GHE FA COMODO DE NO ESE LIGADI
I E’ SENTHA NE CAF NE CODA
SENTHA NE MI NE TI
SENTHA SAOR.
ANCA SEI SE LE TAIA ..LE REBUTA

LA NOSA TERA ABANDONADA , MORTA DE SORA MA VIVA DE SOT, ADES SOMEA CHE NISSUNI , NOI LA EBE MAI TOCADA.
NO LE VERA:
NA OLTA LA ERA CARETHADA DA LA FALTH
CANDE CHE L'AEA I CAVEI LONGHI.
CARETHADA DAL DAL RESTEL PER SLARGA' SOLVERE, CURA', SFREGOLA' GRASA, SPANDE,OLTA', INGRUMA', FA PIESTER, FA MAR, TIRA' TRAINE.
EL BADIL EL SARCOL ,ONDE CHE L’ERA DA SEMENA’,I FEA LA SO PART
LA TERA CHE TE BALEGHEA... GIRADA E RIGIRADA ,,,TANTE, TANTE OLTE ,E TUTI I ANI, SEMPER LA PORTEA VALK DA MAGNA' PER FANE CRESE.

RADIS
IL “LIFTING” NO SE POL FAGHELO.
LE RADIS LE COME EL D.N.A.
SE VET DA LONTAN, NO OCOR CHEL PARLE, BASTA VARDALO INTEL OLT:
SE UN EL E' DA RIVA, DA GOSALT, DA FARSENEC O DA OLTACH.

ATTILIO PIETROGIOVANNA MAGGIO 2012

Nuova gestione del Rifugio Scarpa


Mi preme segnalarvi due importanti eventi relativi al Rifugio Scarpa-Gurekian, di proprietà del CAI di Agordo, sito in posizione quanto mai panoramica sopra a Frassené Agordino.
Il primo sarà il 23 giugno 2012 con l'inaugurazione della nuova gestione da parte del giovane Aron Lazzaro e della sua famiglia, a cui mando un grandissimo in bocca al lupo per il successo di questa avventura. Come forse saprete il Rifugio non potrà più avvalersi della seggiovia che permetteva di raggiungerlo comodamente da Frassenè ma arrivarvi non sarà comunque certamente difficile anzi sarà un'occasione in più per scoprire i numerosi, comodi e magnifici sentieri che dal paese salgono al rifugio: cito ad esempio la ampia ma semplice salita che risale l'incontaminata Val di Domadore passando per la bella Malga Luna (con eventuale breve deviazione al Col di Luna dove si apre un grandioso panorama a 360°) e giunge al rifugio attraverso un ultimo tratto tutto più o meno alla medesima quota, fuori dai boschi e sotto le vive rocce del gruppo dell'Agner, estremamente panoramico, oppure la salita un pò più rapida e nascosta che giunge sotto al Pisandol, una cascatella che compie però un balzo davvero impressionante, oppure ancora la facile salita che porta prima alla splendida radura di Malga Agner de inte e quindi risale in poco tempo al Col di Misuron e quindi allo Scarpa.
Il secondo evento, davvero importante e significativo, sarà il 9 settembre 2012 con i festeggiamenti per i 100 anni di questo storico rifugio realizzato nel 1912 dal pittore veneziano Enrico Scarpa, innamoratosi di questo magico luogo di fronte al Monte Agner che da qui appare in tutta la sua maestosa imponenza!
Segnatevi subito queste date!!! ;-)

Per informazioni:

http://www.rifugioscarpa.it

http://www.facebook.com/RifugioScarpa


Un pò di foto (cliccarvi sopra per ingrandirle):



Rifugio Scarpa:

L'Agner (piccino piccino si intravede lo Scarpa) dai pressi di Malga Luna:


Rifugio Scarpa e Monte Agner dal Col di Luna:


Cippo commemorativo a Cesare Battisti sul Col di Luna:


La cascata del Pisandol (generalmente ha più acqua!):


Malga Agner de Inte, raggiungibile per facile sentiero da Frassenè: 


Le due caratteristiche piccole baitine a fianco di Malga Agner de inte:


Il Rifugio Scarpa e la stalla Losch, sullo sfondo il Monte Schiara e il Monte Pizzon:


Il tipico larin all'interno del Rifugio Scarpa, attorno al quale ci si può rilassare e scaldare:


La Conca Agordina vista dal meraviglioso sentiero Miniussi che parte proprio dallo Scarpa:


Se 70 anni vi sembran pochi...

di giorgio casera

Sabato 19 maggio si è svolta la classica gita dei coscritti del ’42 di Voltago-Frassené. Il ritrovarsi assieme per una giornata intera, tra coscritti, loro coniugi e… qualche infiltrato che sorvola sulla data di nascita, da una diecina d’anni è diventata una consolidata tradizione. Così come consolidata tradizione è il fatto di fare sempre rotta verso il Nord: Trentino e Alto Adige sono le costanti mete dei viaggi, e questo è abbastanza curioso: mai andati al sud, verso ill mare! Forse ci sentiamo più rassicurati, pur in nuovi luoghi, in presenza di paesaggi familiari, le montagne. Sarà un fatto di DNA, mah! Raccolti i partecipanti distribuiti tra Frassené, Voltago ed Agordo, il pullman guidato dal bravo Renzo inizia il lungo percorso dirigendo verso il Passo S. Pellegrino per scendere poi nella Val di Fassa e procedere verso Ora. Sono quasi due orette di viaggio, trascorse a chiacchierare e a guardare il paesaggio, illuminato da una bella giornata, che terminano, per una prima sosta, a San Lugano, dopo Cavalese, per una sostanziosa colazione a base di salumi e formaggi vari. Dopo la provvidenziale sosta si riparte per la Val di Non, tra un’apoteosi di meleti e vigneti, fino ad arrivare, a metà mattina, alla prima meta della giornata, il Castel Thun.
Ingresso al castello (porta Spagnola)
Il castello, molto interessante per la posizione dominante l’ampia Val di Non e per la sua architettura difensiva, fu costruito nel XIII secolo dalla potente famiglia Thun, feudatari imperiali, come ci racconta la guida, e ampliato successivamente nel ‘500 e nel ‘600, sia per adeguarlo al comfort dei tempi, sia per esigenze difensive (ci sono tre muri di cinta e due fossati). La famiglia Thun era una vera famiglia “multinazionale”, con rami in Austria e Boemia, che seppe sfruttare la benevolenza dei vari regnanti per incrementare possedimenti e potere. Il ramo italiano si estinse nella metà del ‘900 e, dopo varie vicissitudini il castello venne acquistato dalla Provincia di Trento (che come sappiamo è piena di “schei”). Tanti anni di restauro ma ora il castello è godibile dal pubblico. Molti gli spunti interessanti durante la visita, i servizi (le vecchie cucine, il forno del pane), i trofei di caccia, gli ambienti domestici e di studio, con gli arredi (e le bellissime stufe di maiolica) rimasti praticamente nelle dotazioni e nello stato lasciato dall’ultimo conte Thun: tra questi la famosa “stanza del vescovo”.interamente rivestita di legno di cirmolo e con soffitto a cassettone (e grande stufa di maiolica in un angolo).
Una delle tavolate
Finita la visita al castello è già ora di pranzo, e allora il pullman ci riporta a S. Michele all’Adige dove l’albergo Capriccio ci ha preparato le tavole imbandite e un pranzo degno dell’occasione. Cibo, bevande e “ciacole” costituiscono il relax per le “fatiche” della lunga mattinata e ci preparano per l’appuntamento del pomeriggio, l’Abbazia di Novacella. Per arrivarci dobbiamo andare verso Bressanone e quindi altra tirata di pullman verso nord costeggiando l’Isarco. Arriviamo infine al paese di Novacella, al centro del quale si trova l’abbazia. E’ un’antica abbazia agostiniana, fondata nel XII secolo e dotata dalle origini di notevoli estensioni di territori da coltivare ed amministrare, lascito dei nobili dell’epoca. Nei secoli seguenti l’abbazia continuò ad ingrandirsi in terreni e fabbricati, mantenendo comunque costante le sue due funzioni fondamentali: il ricovero dei pellegrini che passavano le Alpi per andare a Roma o in Terrasanta, e l’educazione di fanciulli ed adulti attraverso il collegio interno. Una ricchissima biblioteca (75000 volumi) testimonia l’importanza dell’abbazia come centro di studi e una varietà di stili nelle costruzioni (romanico, gotico, barocco, rococò) indicano l’evoluzione delle costruzioni nei secoli.
Castel dell'Angelo a Novacella
Un grosso supporto alle attività pastorali e di formazione viene dalla coltivazione della vite e dal commercio di vino: si producono fino a 700.000 bottiglie all’anno, ci racconta la guida, e di vino pregiato: quello di punta sembra sia un ottimo sylvaner! Alla fine siamo un po’ stanchi e la visita si fa frettolosa. Ci ritroviamo tutti fuori nel chiostro accanto al pozzo delle meraviglie . Prima di tornare sul pullman per il rientro però ci predisponiamo alle foto di rito, ricordo della giornata.
Una parte dei coscritti doc
Ritorno lungo (2 ore abbondanti) attraverso la val Badìa e la val Parola per poi scendere verso Caprile e, via via fino ad Agordo e Frassené. Ad ogni sosta saluti agli amici che scendono con l’augurio di ritrovarci ancora l’anno prossimo e il ringraziamento agli organizzatori della gita, Ilva, Dino e Gaetano. Una giornata “intensa”, ma ci voleva!
P.S. A margine della gita. Ancora una volta, attraversando il confine con le province autonome di TN e BZ pare di entrare in un altro mondo! Viabilità nuovissima e funzionale (cavalcavia, sottopassi, circonvallazioni dei paesi) per la gioia degli automobilisti, una florida agricoltura (file sterminate di meleti e vigneti) ma anche diffusi insediamenti industriali. Da queste visioni si percepisce un benessere il cui paragone con noi “poveri” abitanti della provincia di Belluno provoca un effetto un po’ deprimente…

mercoledì 16 maggio 2012

POPILIMPIADI 2° EDIZIONE, VOLTAGO AGORDINO (BL)

POPILIMPIADI, I GIOCHI "OLIMPICI" PER I PICCOLI  

Domenica 03/06/2012 ore 15.00 presso campo sportivo di Voltago Agordino (BL)

Se hai tra i 5 e i 10 anni vieni con noi. 
Ce la spasseremo tra sport, giochi e divertimento!

in caso di maltempo, la manifestazione verrà rinviata a data da destinarsi... (speriamo non piova)



martedì 15 maggio 2012

REPORT - 2° DOLOMITI IN SICUREZZA



Se in pianura la giornata non invitava sicuramente ad avventurasi verso le montagne, ieri mattina nelle Dolomiti, o quanto meno in quel di Frassenè, splendeva il sole.

Chi ha creduto nelle immagini della webcam dell'hotel Stella Alpina  e non si è fatto spaventare da un colpo di coda del maltempo è stato decisamente ricompensato.

Con l'ausilio di un istruttore nazionale CAI, il validissimo Marco e altri istruttori, grandi e piccoli hanno potuto scoprire o migliorare il contatto con l'arrampicata e più in generale la progressione su roccia, presso le stupende falesie presenti all'interno del Parco Laghetti di Frassenè Agordino




DOLOMITI IN SICUREZZA 2°  EDIZIONE

DOLOMITI IN SICUREZZA 2°  EDIZIONE


DOLOMITI IN SICUREZZA 2°  EDIZIONE

DOLOMITI IN SICUREZZA 2°  EDIZIONE

DOLOMITI IN SICUREZZA 2°  EDIZIONE

DOLOMITI IN SICUREZZA 2°  EDIZIONE

DOLOMITI IN SICUREZZA 2°  EDIZIONE

DOLOMITI IN SICUREZZA 2°  EDIZIONE

DOLOMITI IN SICUREZZA 2°  EDIZIONE

DOLOMITI IN SICUREZZA 2°  EDIZIONE

DOLOMITI IN SICUREZZA 2°  EDIZIONE


E dopo aver pranzato tutti in compagnia sotto al nuovo tendone, tutti a lezione  di Geologia (interessantissima) in compagnia del Prof. Parissenti.

 LEZIONE DI GEOLOGIA DOLOMITICA

 LEZIONE DI GEOLOGIA DOLOMITICA

 LEZIONE DI GEOLOGIA DOLOMITICA

 LEZIONE DI GEOLOGIA DOLOMITICA

TUTTI ALLA RICERCA

 LEZIONE DI GEOLOGIA DOLOMITICA

 LEZIONE DI GEOLOGIA DOLOMITICA

 LEZIONE DI GEOLOGIA DOLOMITICA


Insomma.... chi non c'era... non sa cosa si è perso.
Potrà comunque rifarsi il prossimo anno, con la terza edizione con nuove ulteriori sorprese......


ALLA RICERCA DI NUOVE VIE......







Complimenti ai gestori del Parco Laghetti e a tutti coloro hanno collaborato per l'ospitalità e l'organizzazione di questa seconda edizione di Dolomiti in Sicurezza.