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"AUTUNNO" foto di Attilio Pietrogiovanna

AGNER e DINTORNI , vuole essere uno spazio a disposizione di abitanti e frequentatori di questi luoghi.
Ovviamente questo vale anche per associazioni, amministratori locali e per tutti coloro abbiano da proporre tematiche inerenti l'Agordino.
E sopratutto vogliano promuovere tante lodevoli iniziative spesso note ai soli abitanti del paese in cui si svolgono!

Inviateci tramite e-mail il programma di quanto organizzate, con molto piacere, sarà inserito quanto prima su Agner & Dintorni..


lunedì 1 ottobre 2012

CHELA FINESTRA

CHERUBINO  MIANA  ci omaggia di nuovi stupendi versi in dialet.. con annessa traduzione.
Buona lettura!




El viero nol ha na macia
Il vetro non ha una macchia
tel bagna col fià
lo bagni col tuo fiato
col fatholet de seda
con il fazzoletto di seta
tel suga e lustra
lo asciughi e lo lucidi
tel lava co le to lagreme
lo lavi con le lacrime
e tel sconde vesin al cor
e lo nascondi vicino al cuore
chel fatholet bagnà
quel fazzoletto umido



Te se là, coi to oci
Sei là con i tuoi occhi
come sel fuse ncora con ti
come fosse ancora con te
tel cocola tel varda
lo coccoli e lo guardi
te ghe parla
gli parli.......

No te scampa en menuto
Non perdi un attimo
chel canton del thimitero
quell’angolo del cimitero
onde che na lastra grisa
dove una pietra grigia
la e piena de fiori e de ninnoli
è piena di fiori e ninnoli
i giocattoli de en pupo
giocattoli di un neonato
le machinete den bocia
le macchinine di un ragazzino

No te scampa, cande che la nef
Non ti sfugge, quando la neve
la olarae squerde chei fiori
vorrebbe coprire quei fiori
chei ninnoli o chela foto
quei ninnoli e quella foto
te fa in presa a desquerdeli
fai in fretta a discoprirli
i ricordi no li sconde
i ricordi non li nasconde
gnanca na querta de nef thisna
neppure una coperta di neve farinosa

La querta che ncora
La coperta che ancora
te piasarae tiraghe su
ti piacerebbe raboccare
perchè el stese calt
perchè stesse caldo
le chela del so let
è quella del suo letto
onde che te va ogni matina
dove vai ogni mattina
per vede sel fuse tornà
per vedere se fosse ritornato

Mare den tesoro pers
Madre di un tesoro perso
per en paradis che lo ha rencurà
per un paradiso che lo ha accolto
mare de en cor che lagrema
madre di un cuore che lacrima
cande che la matina te vet
quando il mattino vedi
che nol e tornà.
Che non è tornato

Cher. 2012

sto ricordo va a ............ a so mare e so pare.....
questo ricordo va a.....a sua madre e suo padre
ma el va a tuti chei che ha pers en fiol e noi sa dase pace,
ma va a tutti coloro che han perso un figlio e non si sanno dar pace
perchè le masa granda la perdita per catà la pace.
Perchè è troppo grande la perdita per trovar la pace

1 commento:

  1. Ancora una volta si dimostra la potenza del dialetto nella poesia.
    Giorgio

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