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venerdì 16 luglio 2010

VOLTAGO 1944 - UN RICORDO CINQUANT' ANNI DOPO

Di Luigi Rivis




Una lodevole iniziativa dell’Amministrazione Comunale
Il libro “Voltago 1944 – Un ricordo cinquant’anni dopo” è stato ristampato

Questo libro, redatto nel 1995 da un Comitato che si era allora costituito per ricordare il 50° dei tragici fatti che il 12 e 13 ottobre 1944” interessarono la comunità di Voltago e in parte quella di Digomàn, era da tempo esaurito e bene ha fatto l’Amministrazione Comunale di Voltago Agordino a curarne la ristampa.
Come promotore e coordinatore di quel Comitato, a distanza di tanto tempo mi sembra utile ricordare perché e come si era arrivati a questo.
Gli antefatti. Eravamo verso Pasqua del 1994. A Digomàn incontro Bruna Pollazzon da poco arrivata da Genova, dove si era trasferita dopo il matrimonio e che, come ogni anno, rientrava al paese natio per qualche tempo.
Dopo i saluti e i convenevoli, nel ricordare i tempi andati, il discorso cadde sul fatto che oramai si avvicinavano i 50 anni della rappresaglia tedesca a Voltago, culminata con l’uccisione di due giovani e l’incendio di numerosi fabbricati (case, stalle e, caso unico, anche del municipio).
Ma anche a Digomàn allora ci furono momenti di terrore quando arrivarono le famigerate truppe delle SS che, fra l’altro, fecero una razzia degli animali che erano nelle stalle (mucche, maiali e pecore). Bruna ricordò che sua madre si era inginocchiata davanti all’ufficiale tedesco perché le lasciassero almeno il maiale, anche se non molto grande. Ascoltavano i nostri ricordi anche due ragazzini e uno sorridendoci disse: “Ma cosa era poi un maiale, cosa poteva valere e per di più piangere e inginocchiarsi proprio per un maiale”.
Con Bruna ci guardammo e ci domandammo che cosa sanno i giovani d’oggi di come era la vita di allora, del valore che un maiale, come una pecora o una mucca potevano rappresentavano per l’economia di una famiglia. Era necessario fare qualche cosa per ricordare e tramandare.
Il Comitato. Contattai altre persone che allora c’erano e che trovai concordi nell’agire in questo senso. Ne parlammo al sindaco con il quale si concordò di andare anche oltre una cerimonia commemorativa; si doveva trovare il modo di lasciare una traccia scritta di quanto era accaduto.
Operativamente si costituì un Comitato che, avallato da una delibera di Giunta, si riunì la prima volta il 21 luglio successivo. Si decise che il sistema migliore era quella di raccogliere in un libro il maggior numero di testimonianze di quanti c’erano nell’ottobre 1944.
Per una completa ricerca delle testimonianze il paese venne diviso in zone, dove ogni componente del Comitato ne avrebbe intervistato gli abitanti. E’ doveroso ricordare i nomi dei componenti che si sottoposero quel lungo e impegnativo (ma per tutti gratificante) lavoro: Costantino Cinti, Giovanni Dal Col, Antonio Miana, Nillo Miana, Giovanna Riva, John Riva, Luigi Rivis, Emilio Santomaso, Loris Santomaso.
Il libro. Nelle ben 79 testimonianze raccolte ci sono i ricordi mai sopiti nella memoria di chi allora aveva da 5 a 43 anni. E, come prestabilito dal Comitato, il libro non porta il nome di un autore, perché l’autore è la popolazione di Voltago e Digomàn: solo con tutte quelle testimonianze ne è stata possibile la sua compilazione.
Proposta. Sarebbe auspicabile che all’inizio di ogni anno scolastico, ad ogni alunno della 5^ elementare venisse donato dal sindaco in persona una copia del libro: è un modo di delegare anche ai ragazzi, che per loro fortuna non hanno subito l’atrocità della guerra, la responsabilità di portare avanti questa memoria perché le nuove generazioni sappiano quello che è stato e anche quale monito perché ciò non si ripeta.
Luigi Rivis

2 commenti:

  1. Dove è possibile trovare questo libro?

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  2. Questo libro manca anche al sottoscritto, sono sicuro che durante la festa a Digomàn qualche copia sia possibile recuperarla. Domani chiedo a Luigi Rivis informazioni in merito.

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