Un paio d’anni fa sono venuto a conoscenza delle “startup”. Le startup sono imprese che nascono da un’idea innovativa, vengono sviluppate all’interno di incubatori, che possono essere università, enti pubblici o privati, banche etc, , finanziate dopo una verifica delle possibilità di successo commerciale, e infine immesse sul mercato. Costituiscono una delle ipotesi di rilancio della nostra economia.
Faccio un esempio, su startup realizzata. Due studenti del Politecnico di Milano pensano che si possa sfruttare il traffico stradale per ottenere energia elettrica. Come? Sfruttando l’effetto piezoelettrico di alcuni materiali (producono energia se compressi). La loro idea è che se si mette in prossimità di una rotonda (dove i mezzi sono obbligati a rallentare) un falso dosso che contiene uno strato di materiale piezoelettrico ad ogni passaggio si produrrà una frazione di energia che sarà opportunamente raccolta da dispositivi appositi. Questa frazione moltiplicata per il numero dei passaggi potrà fornire una produzione significativa. Ok, l’idea sembra buona, ma come si fa a sfruttarla industrialmente? Bisogna costruire i prodotti su scala industriale, ci vuole una struttura commerciale per venderli, ci vuole un’amministrazione. Certo, all’inizio i volumi potranno essere simbolici, ma se il prodotto incontra il favore del mercato bisogna essere pronti a soddisfarlo . I due studenti ne sanno poco di tutto questo e quindi hanno bisogno di assistenza. Interviene così l’incubatore che li aiuta a costruire la struttura organizzativa necessaria. Naturalmente per questo ci vogliono soldi, e non pochi. Intervengono a questo punto i business angel , normalmente emanazioni di istituti bancari, che attivano un’istruttoria di valutazione della potenzialità del business e, se le conclusioni sono positive, finanziano il lancio dell’impresa.
Si dice che per sviluppare una startup ci vuole l’idea innovativa, un personal computer e Internet. Al resto pensano le strutture di assistenza e finanziamento. Qualche esempio di startup (USA): Amazon e Yahoo (ICT applicazioni), Paypal (finanza), Cisco (ICT Hw), Starbuks (Commercio), e così via. Come si vede settori diversi, ma tutti con solidi intrecci alla rete. E ce ne sono diverse anche in Italia.
Scusate la lunga premessa, ma mi serve per passare al vero tema di questo post, il turismo nell’area Agner e dintorni. Può esserci una startup di turismo? Certo, internet e PC sono alla portata di tutti, ma ci vuole l’idea innovativa, un’idea che il web possa promuovere e supportare. Vediamo intanto qual è il quadro odierno della situazione.
Comunque, in primis ci vogliono le idee e forse non tutte avranno bisogno di capitali ingenti (che so io, un agriturismo con offerte di beni e servizi originali). Un’altra ipotesi, quella del turismo “di lavoro” è suggestiva e poggia su solidi fondamenti tecnologici (ma bisogna trovare il modo di attirare i “turisti di lavoro”!). Tutte richiedono però come base almeno un atteggiamento amichevole da parte delle Amministrazioni e delle popolazioni residenti. Le quali potrebbero impegnarsi, ad esempio, a ripulire prati e boschi di loro proprietà con la frequenza e la tempestività dei loro avi: sono tre anni che io ed i miei familiari siamo vittime delle punture di zecche, e la cosa sta diventando fastidiosa.
Ragazzi, nel futuro dell'Agordino, visto il contesto nazionale, non vedo solo rose e fiori. Cerchiamo di non scartare ogni possibile opportunità.
RispondiEliminaGiorgio
Ciao a tutti. In tema nuove attività, il nostro progetto http://dolomitiHeart.it ormai compie un anno, ha visto alti e bassi di entusiasmo ma ci crediamo. Tra i capitoli da sviluppare c'e' anche OSPITALITA e visto che gli altri stanno andando benino possiamo pensare piano piano di lavorarci meglio. Sottolineo che il progetto è totalmente autofinanziato. Aiutateci anche voi, magari anche solo parlandone. PS: se conoscete artigiani che vogliono entrare girate loro questo link: http://dolomitiheart.it/Proponi-i-tuoi-prodotti/
RispondiEliminaCordiali saluti,
Dario, Vincenzo, Fabiola, Sisto e gli artigiani di DolomitiHeart