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"AUTUNNO" foto di Attilio Pietrogiovanna

AGNER e DINTORNI , vuole essere uno spazio a disposizione di abitanti e frequentatori di questi luoghi.
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martedì 13 dicembre 2011

Frassenè, acquarelli d'epoca (e d'autore!)

Immagini tratte dal sito www.gurekian.com, per ingrandire cliccarvi sopra:














Frassenè - Vich


In rete ho trovato questa bellissima serie di acquarelli ritraenti l'amena località di Frassenè Agordino, autentica perla incastonata tra le Dolomiti Bellunesi. Certo, negli anni saranno stati in molti a rimaner rapiti dalla bellezza di quei luoghi tanto da volerli immortalare a imperitura memoria, oltre che nella loro mente, in quadri, tele o fotografie, ma c'è un aspetto che rende i dipinti qui sopra particolarmente degni di nota: sono infatti stati realizzati nell'ormai lontano 1922 ed il loro autore è Léon Gurekian, illustre architetto armeno originario di Trebisonda (Anatolia), costretto negli anni immediatamente successivi al primo conflitto mondiale ad espatriare in Italia - Asolo per la precisione - in seguito all'atroce genocidio del Popolo Armeno (oltre un milione di vittime) perpetrato dai Turchi in quello che, ancora per poco, era l'Impero Ottomano. Poichè ricordava loro la località montana vicina a Trebisonda ove erano soliti villeggiare prima della diaspora, Léon e la sua famiglia si innamorarono di Frassenè presso cui furono ospiti di amici nel 1921 e presto cominciarono a frequentarlo assiduamente. Negli anni l'esotico e foresto nome Gurekian è divenuto noto in tutto l'agordino, in particolar modo per merito del figlio Ohannès che vi risiedette e partecipò attivamente alla vita della comunità locale. Egli infatti è ancor oggi ricordato, tra le altre cose, per le sue imprese alpinistiche (fu pure presidente della sezione agordina del CAI dal 1933 al 1946) e per aver progettato (era ingegnere) alcune opere molto importanti della zona, ad esempio il piano regolatore di Caviola e Voltago, la nuova chiesa di Frassenè, oppure il rifugio sito sopra a questo stesso paese proprio dirimpetto alle enormi pareti di roccia del Monte Agner e che oggi porta il suo nome (Rifugio Scarpa-Gurekian). Come ho già scritto, gli acquerelli qui sopra riportati furono dipinti dal padre Léon nel 1922 (89 anni fa!!) eppure è curioso notare come potrebbero benissimo esser stati realizzati oggi. Vi invito a visitare e scoprire Frassenè, gita oltremodo meritevole, e cercare voi stessi i suggestivi scorci ritratti dall'artista: vi accorgerete che esistono tuttora e sono pressochè identici! Come ovviamente è identico il sensazionale panorama amplissimo sulle circostanti vette Dolomitiche (Monte Agner, Croda Granda, Civetta, Moiazza, San Sebastiano...)! Vi consiglio inoltre di dare un'occhiata al sito della famiglia Gurekian da cui ho recuperato le immagini degli acquarelli: oltre a trovarvi qualche altro pregevole dipinto potrete scoprire qualcosa in più su questi interessanti personaggi che, forieri di un bagaglio culturale notevole e variegato nonchè di esperienze di vita forti, ricche, travagliate ed importanti, hanno saputo dare molto lustro all'Agordino (Ohannés ad esempio istituì nel 1930 a Frassenè una delle prime Pro-Loco d'Italia).

Di seguito i link (cliccate sulle scritte per aprire le relative pagine):

Concludo con un ultimo acquarello:




PS: @Luca: sono vivo! ;-) Non avermene se ultimamente sono sparito, son solo temporaneamente un bel pò incasinato e impegnato... Ho letto comunque della ciaspolata Rivamonte-Frassenè e farò del mio meglio per esserci: ad ogni modo COMPLIMENTI, sei un mito!!!!

1 commento:

  1. Ciao ben riapparso :-) Spero tutto bene. Noto con piacere che non perdi tempo, grazie per questo interessante articolo, letto e guardato con molto piacere. Ci si vede alla CiasPòi, se è stata organizzata il merito va sopratutto a Manuel, Gigi, Cristina e molti altri che danno una mano, io sono solo nelle retrovie.. Ciao!

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